Turismo delle radici

13 Feb, 2023 alle 18:10 -

Turismo delle radici

Il bando turismo delle radici è finalizzato a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori delle radici. L’obiettivo finale è  quello di favorire la nascita di nuove figure professionali specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo delle radici.

Inoltre si vuole incentivare l’occupazione giovanile nei  piccoli borghi e nelle zone rurali d’Italia, contrastandone lo spopolamento e favorendo lo sviluppo di forme di turismo ecosostenibile.

La domanda deve essere presentata da un “gruppo informale” costituito da un’aggregazione spontanea di persone fisiche (minimo 6 e massimo 15). Almeno il 25% dei componenti dovrà possedere, alla data di presentazione della domanda, un’età compresa tra i 18 e i 36 anni (non compiuti).

Contenuto delle proposte progettuali per concorrere al bando Turismo delle radici

Esaminiamo le prime linee di intervento che dovranno essere sviluppate:

1 Collaborare nell’attività di sensibilizzazione delle comunità locali al turismo delle radici e di formazione degli operatori turistici:

1.1 Prevedere che i partecipanti acquisiscano le competenze necessarie nel campo del turismo delle radici attraverso uno specifico corso di formazione, organizzato dalla DGIT del MAECI;

1.2 Promuovere una struttura adeguata che possa creare un’offerta turistica, mirata sui viaggiatori delle radici, quali effettuare le ricerche storico-familiari, creare gli itinerari, accompagnare i viaggiatori;

1.3 Allestire uno o più laboratori delle radici italiane, in collaborazione con le amministrazioni comunali partner del Progetto e in posizione geograficamente strategica rispetto al territorio di riferimento, in cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali, anche attraverso l’organizzazione di workshop, laboratori, seminari;

1.4 Organizzare attività di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’emigrazione italiana e del turismo delle radici delle comunità locali, attraverso seminari, incontri, eventi culturali o altre iniziative di comunicazione.

2. Fornire assistenza alle richieste di ricostruzione della storia familiari provenienti da coloro che sono interessati a compiere il viaggio delle radici, in collaborazione con le autorità comunali ed ecclesiastiche locali;

3. Fornire, in collaborazione con Regioni e Comuni e altri soggetti pubblici e privati attivi sui territori, i contenuti riguardanti la propria Regione, che saranno inseriti nella piattaforma digitale dedicata alla promozione dei servizi per i turisti delle radici;

4. Individuare gli itinerari di interesse dei turisti delle radici;

5. Collaborare con i musei dell’emigrazione presenti sul territorio regionale per l’organizzazione di attività quali seminari e workshop e includerli negli itinerari delle radici;

La tipologia delle linee di intervento include anche

6. Effettuare la mappatura delle aziende disponibili a fornire agevolazioni per i turisti delle radici ai fini dell’attivazione del “Passaporto delle radici” italiane;

7. Effettuare la mappatura delle aziende sui territori che saranno disponibili a partecipare alle iniziative di working holidays in favore dei viaggiatori delle radici e delle attività che ciascuna intende offrire loro e fornire la necessaria assistenza a coloro che vi parteciperanno;

8. Collaborare alla realizzazione della campagna di comunicazione del progetto Turismo delle Radici, in raccordo con il Coordinatore regionale di riferimento e con l’eventuale coinvolgimento della Regione, e sotto la supervisione della DGIT del MAECI;

9. Nel quadro della promozione del 2024 “Anno delle radici italiane nel mondo”, effettuare la mappatura delle iniziative di carattere culturale e commerciale più significative presenti sui territori ed avviare i contatti con i rispettivi organizzatori, perché possano dare una particolare attenzione alle comunità italiane all’estero e, quindi, inserire le iniziative in oggetto nel calendario della manifestazione definito dalla DGIT del MAECI;

10. Nel quadro dell’istituzione della rete di Università italiane, finalizzata allo studio ed il monitoraggio del turismo delle radici, fornire i dati e le informazioni utili alla ricerca accademica e segnalare alle Università eventuali esigenze specifiche dei territori utili ad affinare un’offerta mirata di servizi per i viaggiatori delle radici.

Spese  incluse nel bando Turismo delle radici

Saranno ritenute ammissibili a finanziamento le spese sostenute direttamente dai soggetti ammessi al finanziamento per interventi avviati, realizzati e pagati successivamente alla presentazione della domanda. È necessario che la spesa appartenga ad una delle seguenti categorie:

a) spese per la costituzione del soggetto giuridico prescelto . Per esempio  le marche da bollo da apporre sui documenti costitutivi – atto costitutivo e statuto -, la tassa di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, il compenso riconosciuto al Notaio per gli att);

b) acquisto di beni strumentali durevoli materiali e immateriali . Ad esempio  arredi, macchinari, attrezzature, software;

c) spese per l’adeguamento funzionale di immobili utilizzati dal soggetto giuridico beneficiario quale sede dell’attività. A titolo esemplificativo installazione impianti elettrici, tinteggiatura ambient, etc;

d) spese sostenute per la remunerazione delle risorse umane coinvolte attraverso contratti di lavoro dipendente o autonomo, ivi comprese le eventuali spese legate alla stipula dei contratti stessi;

e) spese sostenute per l’acquisto di servizi accessori forniti da parte di soggetti terzi. Per esempio comunicazione, pubblicità ecc.;

f) spese sostenute per l’acquisto di beni di consumo ( materiali di cancelleria);

g) spese da sostenere per l’affitto di immobili utilizzati dall’ETS quale sede dell’attività e relative utenze, nonché spese di noleggio di beni materiali o immateriali ( a titolo esemplificativo accesso a servizi online);

h) spese di viaggio, vitto ed alloggio, per un importo non superiore al 5% del costo del Progetto;

i) spese per organizzazione di eventi di promozione;

j) altre spese generali indirette, relative alla gestione del progetto, quali a titolo meramente esemplificativo:

  • spese per la polizza fideiussoria prevista dall’Avviso;
  • spese di tenuta c/c (esclusi oneri finanziari e interessi passivi);
  • spese per l’acquisto e la vidimazione dei libri contabili;
  • oneri di registrazione ad albi, spese di registrazione di contratti;
  • tasse ed imposte relative all’esercizio delle attività progettuali, se effettivamente e definitivamente sostenute dal beneficiario in relazione al progetto finanziato.

Spese escluse dal finanziamento

Non sono ritenute ammissibili al contributo Turismo delle radici tutte le spese non rientranti nelle suddette voci di spese ammissibili, in particolare, a titolo meramente esemplificativo:

  • costi derivanti da autoproduzione ed auto fatturazione da parte del Beneficiario;
  • acquisto di infrastrutture, terreni e beni immobili;
  • compensi dei titolari, soci, amministratori e assimilabili, in quanto tali, salvo quanto previsto con riferimento alle attività di cui alla precedente lett. d);
  • costo del personale dipendente non appositamente dedicato alla realizzazione del progetto;
  • spese per gli acquisti di beni, servizi e prestazioni di natura ordinaria e routinaria, non direttamente imputabili alle attività progettuali;
  • costi relativi a multe, penali, ammende, sanzioni pecuniarie, oneri e spese processuali e di contenziosi, ad esclusione dei costi relativi alla denuncia alle autorità competenti e alle consulenze connesse;
  • deprezzamenti e passività;
  • costi relativi alle composizioni amichevoli, agli arbitrati e agli interessi di mora;
  • interessi passivi, commissioni per operazioni finanziarie, perdite di cambio e altri oneri meramente finanziari.

Le iniziative di cui ai progetti selezionati dovranno essere completate entro il 28 febbraio 2025. In ogni caso verranno finanziate  20 proposte progettuali, una per ogni Regione.

Per ogni Regione sarà disponibile un finanziamento per un importo lordo fino a 200.000 euro.

Il finanziamento sarà a fondo perduto e potrà coprire fino al 100% del totale delle Spese Ammesse.

La domanda di finanziamento dovrà essere predisposta e presentata, a pena di esclusione, con posta elettronica certificata all’indirizzo dgit.01@cert.esteri.it, entro le ore 12.00 del giorno 22 marzo 2023.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link


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