Resto al Sud Sicilia: credito di imposta per le start-up

21 Mag, 2021 alle 18:06 -

Resto al Sud Sicilia: credito di imposta per le start-up

Per favorire la ripresa economica e sostenere le start-up siciliane, messe in difficoltà dalla pandemia da COVID-19, la Regione Siciliana ha previsto un contributo, sotto forma di credito di imposta, finalizzato ad accrescere l’efficacia, sul territorio regionale, della misura agevolativa “Resto al Sud”.

La Regione rende dunque disponibile, a chi ha scelto di avviare le proprie attività imprenditoriali in Sicilia usufruendo degli incentivi “Resto al Sud”, uno strumento finanziario rafforzato con il quale sostenere il proprio sviluppo e contrastare l’emigrazione di giovani professionalità, specie in questo periodo di grave crisi economica.

Per l’anno 2021 le istanze  potranno essere  presentate  dal 15 maggio 2021 e fino alle ore 12:00 del 31 maggio 2021, utilizzando il prodotto di gestione reso disponibile nel sopra citato periodo sul sito internet https://restoalsud.regione.sicilia.it e successivamente trasmesse via PEC al Dipartimento Finanze e Credito, secondo le modalità illustrate nelle Istruzioni per la compilazione, rappresentando che l’accesso al predetto prodotto di gestione dovrà essere effettuato mediante SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) – livello 2 al fine di garantire l’identificazione del compilatore (rappresentante firmatario dell’istanza) tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

Le agevolazioni si sostanziano nel riconoscimento di un credito di imposta – utilizzabile in compensazione – ed in regime “de minimis”, parametrato alle seguenti voci di imposte di spettanza della Regione Siciliana, versate per ciascuno dei primi tre periodi di imposta decorrenti da quello di presentazione dell’istanza:

a) addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF);

b) tassa automobilistica per gli automezzi di loro proprietà immatricolati in Sicilia strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al programma di spesa ammesso al beneficio di cui all’articolo 1 del D.L. 20 giugno 2017, n. 91 e s.m.i. o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;

c) imposta di registro, ipotecaria e catastale e di bollo per l’acquisto di beni immobili ricadenti nel territorio regionale connessi allo svolgimento dell’attività.

Maggiori dettagli in merito alle condizioni di applicazione degli incentivi al seguente link


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