PNRR: Risorse per valorizzare i beni confiscati alle mafie

20 Dic, 2021 alle 16:31 -

PNRR: Risorse per valorizzare i beni confiscati alle mafie

 L’Agenzia  per la coesione territoriale ha  pubblicato l’avviso volto alla valorizzazione economica e sociale dei beni confiscati alle mafie che rientra tra gli interventi descritti nel PNRR-  Missione 5-Inclusione e coesione- Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale-Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Le risorse messe a disposizione dall’Unione europea- Next Generation EU ammontano complessivamente a 250 mln di euro.

Gli Enti territoriali ( Regioni, province e comuni) hanno la possibilità di presentare proposte  progettuali finalizzate al recupero, ri-funzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso opere di demolizione e ricostruzione, di ristrutturazione e/o adeguamento per le finalità prescritte nel decreto di destinazione, ex art. 47 comma 2, del D. Lgs. n. 159/2011, per la restituzione alla collettività e reinserimento di tali beni nel circuito legale dei territori di appartenenza.

Sono, dunque, ammissibili, a titolo esemplificativo, i progetti orientati ai seguenti scopi:

  • creazione di strutture, residenze sociali/sanitarie, centri diurni, coabitazione sociale a sostegno dell’alloggio/inclusione sociale delle persone che vivono in condizioni di esclusione;
  • riqualificazione di spazi pubblici volta a migliorare i servizi sociali per i cittadini;
  • creazione di spazi di incontro socioculturale per i giovani gestiti da associazioni di volontariato;
  • utilizzo di beni per fini istituzionali, compresa polizia locale, protezione civile ecc

L’attuazione del progetto proposto deve avvenire nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, a pena di esclusione, e può avere anche carattere interregionale ma solo all’interno dei territori ricompresi nelle Regioni indicate.

Le domande dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 24 gennaio 2022 secondo le istruzioni specificate dall’Agenzia per la coesione al seguente link


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