Investimenti materiali e immateriali nella logistica agroalimentare

12 Ott, 2022 alle 18:45 -

Investimenti materiali e immateriali nella logistica agroalimentare

Contributi a fondo perduto ovvero finanziamento agevolato con ammortamento max 10 anni + preammortamento (assistito da idonee garanzie ipotecarie/ bancarie/assicurative): queste le agevolazioni concesse alle imprese che intendono sviluppare la logistica agroalimentare

Gli incentivi saranno concessi sulla base di una procedura valutativa e fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Destinatari delle agevolazioni sono:

a) le imprese, come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le societa’ cooperative, i loro consorzi che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

 b) le organizzazioni di produttori agricoli;

 c) le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione;

 d) indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

Il programma di sviluppo della logistica agroalimentare si specifica in maniera diversa a seconda del settore di riferimento.

Nell’ambito della produzione agricola primaria il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare deve riguardare:

 a) un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla realizzazione di investimenti nella logistica agroalimentare nell’ambito di attività di produzione agricola primaria per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti d’investimento;

b) eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali.

Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito  della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli

In questo contesto il programma di sviluppo deve riguardare:

 a) un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla realizzazione di investimenti nella logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti d’investimento

 b) eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali.

 Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare realizzato da  imprese attive in altri settori

 In questo caso il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare deve riguardare:

 a) un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla realizzazione di investimenti nella logistica agro-alimentare per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti d’investimento

 b) eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali.

Importi dei progetti

 Indipendentemente dal settore di riferimento i progetti d’investimento, con l’esclusione di eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 25 milioni di euro, e comunque prevedere un aiuto di importo non superiore a 12 milioni di euro se il proponente è una singola impresa/rete. Gli importi variano in caso di partecipazione di più imprese.

Tipologia di spese ammissibili

Le spese ammissibili debbono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni. Dette spese riguardano:

 a) suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite del 10 per cento dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento;

 b) opere murarie e assimilate, nel limite del 70 per cento dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento;

 c) infrastrutture specifiche aziendali;

 d) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;

 e) programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi. Per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile;

 f) acquisto di beni e prestazioni identificabili come connessi all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti rinnovabili;

 g) acquisto e modifica di mezzi di trasporto aventi caratteristiche che consentano il rispetto del principio del «non arrecare un danno significativo». Tali beni devono essere strettamente necessari, connessi e funzionali all’investimento, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni.

 Sono inoltre ammissibili, nella misura massima del 4 per cento dell’investimento complessivo ammissibile per ciascun progetto d’investimento, le spese per consulenze connesse al progetto d’investimento che si riferiscono alle seguenti voci:

  • progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori;
  • collaudi di legge;
  • studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale;
  •  prestazioni di terzi per l’ottenimento delle certificazioni di qualità e ambientali secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciuti.

Le domande di accesso agli incentivi, complete dei relativi allegati e documenti richiesti, dovranno essere presentate attraverso la piattaforma informatica disponibile all’indirizzo www.invitalia.it a partire dalle ore 12:00 del 12 ottobre e fino alle ore 17:00 del 10 novembre 2022.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link


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