I recenti interventi del MIPAAF a sostegno del settore agricolo e della pesca.
6 Lug, 2020 alle 18:00 - Focus

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ( MIPAAF) ha presentato una serie di emendamenti al Decreto rilancio al fine di tutelare sia il settore agricolo che quello della pesca destinando parte delle proprie risorse alla corresponsione di un indennità da 950 euro per ogni pescatore autonomo, per sostenere la difficile situazione determinata dall’emergenza sanitaria.
Gli altri emendamenti approvati prevedono sostegno in favore delle:
Filiere in crisi: 426 milioni destinati all’esonero per i primi sei mesi 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, nonché dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura;
Fondo emergenziale– dotazione 90 milioni di euro- espressamente istituito a supporto del settore zootecnico, destinato all’erogazione di aiuti diretti e alla definizione di misure di sostegno al settore, con particolare riferimento all’ammasso privato.
Rifinanziamento con 30 milioni di euro, della cambiale agraria, per consentire liquidità alle imprese che operano nel settore agricolo, dell’agriturismo e della pesca, beneficiando di credito immediato da parte di Ismea attraverso prestiti fino a 30 mila euro, a tasso zero e con limitatissime procedure burocratiche”.
Rifinanziamento di 30 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale, per sostenere le imprese agricole danneggiate, oltre che dagli effetti del Covid 19, dagli attacchi della cimice asiatica.
È stato anche firmato il decreto che consente alle imprese ittiche di accedere al credito beneficiando delle garanzie ISMEA. Il decreto approvato stabilisce i criteri e le procedure applicative per la concessione della garanzia ISMEA a fronte di finanziamenti a breve, a medio e lungo termine o di transazioni commerciali in favore delle imprese ittiche destinati alle imprese operanti nel settore della pesca, ai sensi dell’art. 17, commi 2 e 4, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n.102.
Per tale strumento ISMEA potrà contare anche sulle ulteriori risorse stanziate dal Governo con il DL Rilancio per l’emergenza Covid, ma le procedure rimarranno valide per le garanzie ordinarie anche dopo il 2020.
Nel dettaglio, le operazioni di garanzia disciplinate dal decreto riguardano la concessione di:
a) garanzia diretta, su richiesta dei soggetti finanziatori;
b) cogaranzia, controgaranzia e riassicurazione, su richiesta di confidi o di altri fondi di garanzia;
c) garanzia a fronte di transazioni commerciali;
d) garanzia a fronte di portafogli costituiti da esposizioni di durata non inferiore a diciotto mesi e di importo non superiore a 1 milione di euro.
Uno stesso soggetto potrà accedere a garanzie fino a un ammontare complessivo di 1 milione di euro (per le micro e piccole imprese) o 2 milioni di euro (per le medie imprese).
Potranno accedere alle diverse forme di garanzia finanziamenti a medio o lungo termine, destinati a:
a. investimenti nella trasformazione, nel magazzinaggio e nella commercializzazione di prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
b. interventi per la valorizzazione commerciale e la promozione della qualità dei prodotti; per contribuire al risparmio energetico o alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, incluso il trattamento dei rifiuti; per migliorare la sicurezza, l’igiene, la salute e le condizioni di lavoro;
c. acquisto di nuove macchine e attrezzature.
Sono inoltre ammessi finanziamenti a breve termine destinati all’acquisto di beni o servizi necessari alla conduzione ordinaria dell’impresa.
La garanzia può essere concessa fino al limite 70% del finanziamento o del valore del contratto nel caso delle garanzie a fronte di transazioni commerciali, da elevarsi all’80% per giovani imprenditori ittici.