Fondo asili nido e scuole dell’infanzia: contributi per i Comuni

8 Apr, 2021 alle 17:05 -

Fondo asili nido e scuole dell’infanzia: contributi per i Comuni

Al fine di consentire interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia è stanziata, nel quinquennio 2021-2025, la somma complessiva di euro 700 milioni così ripartita:

  1. euro 280 milioni per la costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido;
  2. euro 175 milioni per la costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di scuole dell’infanzia;
  3. euro 105 milioni per la costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di centri polifunzionali per servizi alla famiglia;
  4. euro 140 milioni per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all’attivazione di servizi integrativi che concorrano all’educazione delle bambine e dei bambini e che soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale e organizzativo.

Parte delle somme sopra indicate sono riservate agli interventi eseguiti nelle aree svantaggiate del Paese al fine di incentivare la progettazione nelle periferie urbane dei comuni capoluoghi di provincia, con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti secondo quanto specificato nell’allegato all’Avviso pubblico

Possono presentare richiesta di contributo gli enti locali per il finanziamento di interventi relativi  a:

  1. interventi di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per la famiglia;
  2. interventi di riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati per realizzare:
    • centri destinati a servizi integrativi per l’infanzia mediante la riconversione delle strutture esistenti che prevedono spazi destinati ai servizi ivi descritti:
      1. spazi ludico-creativi per offrire contesti in cui sperimentare, creare, insegnare con la giusta gradualità;
      2. creazione di laboratori didattici per la fascia di età considerata;
      3. presenza di progetti didattici innovativi per far vivere esperienze e dare opportunità di crescita, di sviluppo, di apprendimento e di gioco, di cui possono beneficiare tutti i bambini in un contesto che valorizzi il progetto didattico e le strutture;
      4. presenza di spazi all’aperto per garantire opportunità di socialità e di gioco per i bambini e al fine di acquisire una progressiva autonomia.
    • centri polifunzionali per la famiglia mediante la riconversione delle strutture esistenti che prevedono spazi destinati ai servizi ivi descritti:
      1. uno spazio dedicato all’accoglienza con sportello informativo/colloqui, ove sia possibile per i genitori accedere al centro, anche con i loro figli, e sostare anche nei momenti di attesa. Lo spazio dovrà essere dotato di guardaroba per i bimbi e gli adulti. Tale spazio permetterà l’accesso alle principali informazioni sulle opportunità offerte dal territorio circa l’organizzazione della vita quotidiana delle famiglie con figli, garantendo una  adeguata privacy alle persone che vi accedono;
      2. uno spazio ludico-creativo dedicato al divertimento per l’infanzia nel quale è previsto: un angolo morbido; uno per costruzioni e gioco a terra; uno spazio per il gioco simbolico (per esempio cucina, falegnameria, mercato, travestimento, puzzle); uno spazio artistico dotato di pannelli a parete opportunamente disposti, utili per esporre materiale di documentazione del centro, delle attività che vengono svolte e dei disegni dei bambini; uno spazio per lettura e racconto. Le attività di questi spazi sono finalizzate affinché il bambino possa vivere esperienze di socializzazione sia con gli adulti che con i pari, garantendo, da un lato, il sostegno alla relazione educativa e al ruolo genitoriale e, dall’altro, il supporto delle famiglie alle prese con la gravosità dei tempi di cura;
      3. uno spazio per attività laboratoriali ed extra scolastiche finalizzate alla promozione e alla maturazione di competenze emotive e sociali nel bambino, alla condivisione e all’integrazione sociale, al sostegno negli apprendimenti scolastici e sociali, allo sviluppo di percorsi di creatività personali e di comunità. I laboratori rappresenteranno occasioni di incontro, socializzazione, creatività e scambio, per e con bambine/i e famiglie organizzati in base alle diverse età del gruppo dei bambini. In questo spazio saranno attivati anche laboratori intergenerazionali in rete con le famiglie e i servizi presenti sul territorio;
      4. uno spazio per l’allattamento/spazio per il sonno che deve essere attiguo alla stanza delle attività e deve essere allestito con lettini bassi singoli in legno oppure, secondo la conformazione degli spazi o rendendo la stanza polifunzionale, con la scelta di pedane apribili, per alloggiare i materassini all’interno e liberare la superficie per altri usi, o futon, in modo da lasciare lo spazio disponibile nella mattinata per attività da aggiungere alle altre offerte nella stanza per le attività di gioco;
      5. uno spazio all’aperto quali giardino, cortile o terrazzo per le attività ludiche e laboratoriali all’aperto; tale spazio deve essere attrezzato e delimitato e disporre di spazi esterni alla struttura, idonei ad un’agevole fruizione da parte dei bambini; sono considerati idonei anche terrazzi e spazi di verde pubblico adiacenti alla struttura, facilmente raggiungibili a piedi dai bambini. Lo spazio all’aperto deve essere attrezzato con arredi, giochi e angoli-gioco adeguati alle diverse età e alle differenti esigenze educative.

 Ciascun ente locale può fare richiesta di contributo per un massimo di due progetti ; le candidature potranno essere presentate dalle ore 10:00 del 24 marzo 2021 ed entro e non oltre le ore 15:00 del 21 maggio 2021, utilizzando esclusivamente la piattaforma del Ministero dell’istruzione


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