Creative LIVING Lab è un’iniziativa nata per finanziare progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e creative sostenuta dal Ministero dei beni culturali.
Possono partecipare: enti pubblici, fondazioni, associazioni, enti del Terzo settore senza scopo di lucro (individuati ai sensi dell’art. 4, comma 1, del D.lgs. n. 117/2017), università, centri di ricerca non profit, imprese sociali e di “comunità” non profit, società civile organizzata.
L’iniziativa sostiene:
- microprogetti di immediata realizzazione, innovativi e di qualità, in grado di trasformare le aree e gli spazi residuali in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili, fruibili e funzionalmente differenziati, al fine di creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico;
- interventi orientati al riutilizzo e alla riorganizzazione delle aree dedicate ai servizi, alle attrezzature di quartiere e agli spazi condominiali comuni.
Gli obiettivi dell’iniziativa cui devono tendere le attività inserite nelle proposte sono:
a) realizzare spazi attrezzati per nuove destinazioni e per attività che possono contribuire a trasformare la qualità dei servizi e degli spazi di comunità attraverso la creatività contemporanea;
b) favorire il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di rigenerazione urbana orientati al potenziamento delle dinamiche socio-culturali di crescita partecipata e al miglioramento della qualità della vita a delle economie locali;
c) sperimentare e diffondere metodologie inclusive e aggregative per le comunità residenti, capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi.
I luoghi oggetto dell’intervento possono essere spazi pubblici o privati di pubblico godimento, quali, ad esempio: aree connesse alla mobilità o alle istituzioni scolastiche, luoghi dedicati allo cultura, allo sport e al tempo libero, mercati rionali in disuso, aree di risulta o edifici in abbandono o dismessi, aree verdi, percorsi e spazi di pertinenza condominiali, cortili, portinerie, cantine, garage, piano terra degli edifici su pilotis e piani rialzati in disuso, terrazzi, locali per riunioni, ecc.
Le iniziative che possono essere attivate: workshop di auto-costruzione e di tactical urbanism, laboratori di architettura e di design urbano, di storytelling e gaming, seminari di arti performative, percorsi espositivi e didattici, laboratori per l’innovazione culturale e sociale, residenze artistiche, ecc.
Le proposte devono indicare nuove forme di utilizzo dei luoghi prescelti, coinvolgendo un esperto nel settore specifico della rigenerazione urbana e della mediazione culturale quali, ad esempio: architetti, paesaggisti, designer, artisti, registi, film-maker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, psicologi, sociologi, antropologi , al fine di:
a) migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali;
b) incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di istituzioni, professionisti, artisti, cittadini e soggetti attivi sul territorio;
c) promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso che sia tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte.
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a € 1.107.800,00. Il finanziamento concedibile a ciascun soggetto proponente è fissato nell’importo massimo di € 50.000 (euro cinquantamila/00), comprensivo di IVA ed eventuali oneri, assegnato nell’ordine di priorità determinato dalla graduatoria di merito.
La proposta, cui verrà allegata la documentazione tecnica e amministrativa specificata nell’Avviso dovrà essere trasmessa, pena esclusione, all’indirizzo PEC mbac-dg-cc.bandi@mailcert.beniculturali.it entro e non oltre le ore 12.00 del 10/03/2021.