Finanziamenti per il contrasto alla povertà educativa nelle regioni del mezzogiorno

12 Nov, 2020 alle 17:22 -

Finanziamenti per il contrasto alla povertà educativa nelle regioni del mezzogiorno

L’Avviso prevede la concessione di contributi ad Enti del Terzo settore organizzati in partnership che presentino  progetti  inerenti interventi  socio-educativi  strutturati  per  il  contrasto  alla  povertà educativa  da  attuare  in  luoghi circoscritti delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia caratterizzati da disagio socio-economico e difficoltà nell’accesso, adeguata fruizione o permanenza in percorsi educativi di minori per motivi di contesto sociale, familiare e fragilità individuale.

I progetti devono sviluppare solo uno dei seguenti interventi:

-Interventi  rivolti  a  bambini  di  età  compresa  tra  0-6  anni,  e  alle  relative  famiglie,  con l’obiettivo  di  ampliare  e  potenziare  i  servizi  educativi  e  di  cura;  migliorare  la  qualità,  l’accesso,  la fruibilità, l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti e rafforzare l’acquisizione di competenze fondamentali per il benessere dei bambini e delle loro famiglie. Le  iniziative  inserite  in  questo  primo  ambito  di  intervento  dovranno  mirare  a  integrare,  in  maniera efficace e funzionale, elementi chiave quali:

a) il  potenziamento  delle  condizioni  di  accesso  ai  servizi  di  asili  nido  e  scuola  d’infanzia, migliorando gli aspetti organizzativi, regolamentari e gestionali, adattando l’accesso ai bisogni e alle capacità delle famiglie vulnerabili (es. servizi flessibili, aperti in orario curriculare ed extracurriculare);

b)l’integrazione  di  tutti  i  servizi  per  la  prima  infanzia,  adottando  un  approccio  multi-servizio capace di ampliare l’offerta e superare la frammentazione (servizi educativi, sanitari, sociali, culturali ,consultori,  ecc.),  e/o  attivando  offerte  complementari/integrative  al  servizio  nido/scuole  d’infanzia(spazi genitori/bambini, spazi multiservizi, nidi e scuole d’infanzia aperti, ecc.);

c)azioni  a  sostegno  della  genitorialità,  della  maternità  e  della  conciliazione  famiglia/lavoro-partecipazione  sociale,  oltre  che  meccanismi  di  potenziamento/protagonismo/coinvolgimento  attivo dei genitori e delle famiglie nelle offerte di cura ed educazione per la prima infanzia e l’attivazione di reti, anche informali, di genitori;

d)azioni di rafforzamento del ruolo di tutti gli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali), che consentano sia lo sviluppo di una migliore interazione con i destinatari, sia la diffusione di metodologie di apprendimento e strumenti didattici innovativi.

-Interventi rivolti alla fascia di età 5-14 anni, con l’obiettivo di promuovere il benessere e la crescita armonica di minori, garantendo efficaci opportunità educative e prevenendo precocemente varie forme di disagio (dalla dispersione e abbandono scolastico, al bullismo e altri fenomeni di disagio giovanile). Importante sarà porre, negli interventi previsti, l’accento sulla scoperta dei propri talenti o sviluppo di interessi  e  sulle  fasi  di  passaggio  tra  diversi  gradi  di  scuola.  Si  potrà  intervenire  con  azioni  di  accompagnamento  e  di  orientamento  psicoattitudinale  precoce finalizzate  a  sostenere  i  bambini  e ragazzi e a far acquisire loro maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e interessi, come peer  education, incontro e confronto intergenerazionale e/o ricorso a testimonial. Le iniziative inserite in questo secondo ambito dovranno prevedere e integrare, in maniera efficace e funzionale, elementi chiave quali:

a)percorsi  formativi  individualizzati,  complementari  a  quelli  tradizionali,  con  il  coinvolgimento anche dei gruppi classe di riferimento e prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” che favoriscano il riavvicinamento ai percorsi educativi dei giovanissimi, che hanno abbandonato gli studio che  presentano  forti  rischi  di  dispersione,  nonché  lo  sviluppo  e/o  il  rafforzamento  di  competenze sociali, relazionali, sportive, artistico-ricreative, scientifico-tecnologiche, economiche e di cittadinanza attiva, e il contrasto di dipendenze e del fenomeno del bullismo;

b)la promozione della scuola, come attore centrale nel sostenere la crescita dei minori e delle loro famiglie, in forte integrazione con il Terzo Settore e le forme di auto-organizzazione di cittadini e genitori, e come “scuola aperta”, ovvero spazio fisico accogliente e sicuro, aperto alla comunità come luogo  di  apprendimento,  confronto,  socializzazione  e  crescita  e  la  cura  degli  spazi  comuni,  in  cui sperimentare  modelli  positivi  di  utilizzo  del  tempo  libero  e  di  promozione  della  cittadinanza  e  della legalità, prevenendo l’affermarsi di atteggiamenti devianti e sviluppando il senso di riappropriazione degli spazi, valorizzando l’impegno e l’effettivo protagonismo dei ragazzi coinvolti nel progetto;

c)azioni di rafforzamento del ruolo di tutti gli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali), che consentano sia lo sviluppo di una migliore interazione con i destinatari, sia la diffusione di metodologie di apprendimento e strumenti didattici innovativi;

d)l’attivazione di processi di sviluppo per incentivare una maggiore responsabilizzazione delle famiglie, favorendo il coinvolgimento dell’intero nucleo familiare nei servizi presenti sul territorio.

-Interventi  rivolti  alla fascia  di  età  compresa  tra  11-17  anni,  con  l’obiettivo  di  contrastare l’abbandono e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, promuovendo, da un lato, percorsi formativi  individualizzati,  complementari  a  quelli  tradizionali,  dall’altro  coinvolgendo  anche  i  gruppi classe  di  riferimento  e  prevedendo  azioni  congiunte  “dentro  e  fuori  la  scuola”  che  favoriscano  i riavvicinamento di quelli che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione.

Le  iniziative  inserite  in  questo  terz’ultimo  ambito  di  intervento  dovranno  prevedere  e  integrare,  in maniera efficace e funzionale, elementi chiave quali:

a)attività  facilitanti  l’accesso  e  la  fruibilità  di  offerte  e  di  opportunità  educative  in  orario extrascolastico  e/o  nei  periodi  estivi,  volte  a  integrare  percorsi  di  apprendimento  curriculare  per favorire  lo  sviluppo  di  competenze  cognitive  e  sociali,  nonché  di  competenze  e  consapevolezze digitali,  con  particolare  riguardo  al  pensiero  computazionale,  all’utilizzo  critico  e  consapevole  dei social network e dei media;

b)interventi  di  riconoscimento  precoce  di  difficoltà  di  apprendimento  e  di  bisogni  educativi speciali,  anche  al  fine  di  evitare  e/o  ridurre  fenomeni  di  medicalizzazione  e  assicurare  offerte educative   differenziate   e   personalizzate,   e   attenzione   alle   fasi   di   passaggio,   con   azioni   di accompagnamento;

c)l’attivazione     di     processi     di     sviluppo     sociale per     incentivare     una     maggiore responsabilizzazione delle famiglie, favorendo il coinvolgimento dell’intero nucleo familiare nei servizi presenti sul territorio, attraverso la promozione di patti educativi territoriali;

d)azioni di rafforzamento del ruolo di tutti gli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali) che consentano sia lo sviluppo di una migliore interazione con i destinatari, sia la diffusione di metodologie di apprendimento e strumenti didattici innovativi.

La  durata  degli  interventi  non  dovrà  essere inferiore  ai  24  mesi;  il  termine  ultimo  per  la realizzazione  delle  attività  progettuali  non  potrà  superare  i  48  mesi.  I  termini  decorrono dal  giorno della notifica del provvedimento di assegnazione delle risorse da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale

 Le risorse complessivamente stanziate ammontano ad Euro 16.000.000,00 (sedicimilioni/00)   Potrà essere richiesto un contributo compreso tra un minimo di 250.000 euro e fino a un massimo di 500.000 euro al quale andrà aggiunta la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti della partnership pari ad almeno il 5% del costo complessivo

L’Agenzia  eroga  l’importo  stabilito  nel  provvedimento  di  assegnazione  delle  risorse  con  le  modalità di seguito descritte:

  • Erogazione  a  titolo  di  anticipo su  richiesta pari  al  massimo  al  20%  del  contributo  concesso;
  •  Erogazioni successive in uno o più stati di avanzamento fino al 70% del contributo concesso a fronte della  attività  realizzate  e della  presentazione  della  rendicontazione  della  spesa  effettivamente  sostenuta e pagata da parte del soggetto proponente;
  • Saldo finale: pari 10% del contributo concesso alla conclusione del progetto previa espletamento delle  complessive  verifiche  amministrativo-contabile  e  della  positiva  valutazione  degli  obiettivi  raggiunti dal progetto da parte dell’Agenzia del  soggetto  proponente.

I  Soggetti Proponenti,  pena  l’inammissibilità,  dovranno  presentare  i  progetti  utilizzando esclusivamente   il   portale   indicato   dall’Agenzia   per   la   Coesione   Territoriale    a partire dalle ore (h 12:00’:00’’) del giorno 12/11/2020 e fino al giorno 12/01/2021 (h 12:00’:00’’).


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