CEF 2 Trasporti – Progetti sulla rete globale – Dotazione generale
28 Ott, 2021 alle 20:22 - Bando Chiuso

Aperte le chiamate relative alla sezione CEF 2 Trasporti – Progetti sulla rete globale – Dotazione generale CEF-T-2021-COMPGEN. I termini di presentazione delle candidature decorrono dal 16 settembre fino al 19 gennaio 2022. Di seguito gli argomenti di ciascuna chiamata:
Vie navigabili interne e porti – studi
CEF-T-2021-COMPGEN-IWWP-STUDIES persegue l’obiettivo di sviluppare progetti di infrastrutture di trasporto per vie navigabili interne sulla rete globale della TEN-T mediante studi sulle vie navigabili interne relativi a:
- ammodernamento dei corsi d’acqua e delle relative infrastrutture quali chiuse e dighe/dighe al fine di ottenere condizioni di navigazione stabili o migliorate, prestazioni e/o maggiore capacità per il passaggio delle navi o per garantire un buono stato di navigazione;
- creazione di nuovi corsi d’acqua e relative infrastrutture (chiuse, sbarramenti/dighe, ponti);
- costruzione/sollevamento/potenziamento di chiuse e ponti mobili, per migliorare il passaggio di navi e convogli;
- automazione delle infrastrutture fluviali (es. chiuse, sbarramenti/dighe, ponti) per migliorarne il funzionamento e il monitoraggio;
- aumento dell’ingombro sottoponte;
- garantire la navigabilità durante tutto l’anno, ad esempio mediante servizi idrologici, impianti rompighiaccio e dragaggi di capitali;
- infrastrutture in riva al mare, compresa la creazione e/o l’ammodernamento di infrastrutture per l’ormeggio e le operazioni di navigazione lungo un corso d’acqua;
- interconnessione tra le vie navigabili interne e il trasporto marittimo.
Studi sui porti interni relativi a:
- accesso, compreso l’accesso sicuro tramite ausili alla navigazione, dei porti interni alle vie navigabili interne;
- infrastrutture di base e lato acqua nei porti interni, compresa la fornitura di energia elettrica a terra;
- impianti portuali di raccolta del petrolio e altri rifiuti (compresi i residui dei sistemi di depurazione dei gas di scarico) e infrastrutture per le navi di degasaggio per soddisfare i requisiti ambientali;
- fornire o migliorare l’accesso e i collegamenti stradali/ferroviari all’interno dei porti interni;
- garantire la navigabilità durante tutto l’anno mediante, ad esempio, servizi idrologici, impianti rompighiaccio e dragaggio del porto e degli accessi portuali.
Per progetti di sviluppo di infrastrutture lato acqua si intendono infrastrutture che migliorano la capacità di navigabilità ai sensi degli articoli 15 e 16 del regolamento (UE) n. 1315/2013 o migliorano il collegamento multimodale delle operazioni di trasporto per vie navigabili. Ciò esclude le infrastrutture che non avvantaggiano direttamente le operazioni di trasporto per via navigabile.
Non sarà dato sostegno alle infrastrutture dedicate alle navi da crociera, se non per la fornitura di energia elettrica da terra.
I collegamenti dell’hinterland con i porti interni sono coperti dalle rispettive priorità delle modalità di trasporto, ma possono essere parte di un’unica azione (ad esempio un’azione che migliora l’accesso ferroviario sia all’interno che all’esterno dell’area portuale).
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 2-3 anni al massimo.
Vie navigabili interne e porti
CEF-T-2021-COMPGEN-IWWP-WORKS il cui obiettivo è sviluppare progetti di infrastrutture di trasporto per vie navigabili interne sulla rete globale della TEN-T promuovendo la realizzazione di opere su vie navigabili interne, con possibilità di inclusione di studi, relativi a:
- ammodernamento dei corsi d’acqua e delle relative infrastrutture quali chiuse e dighe/dighe al fine di ottenere condizioni di navigazione stabili o migliorate, prestazioni e/o maggiore capacità per il passaggio delle navi o per garantire un buono stato di navigazione;
- creazione di nuovi corsi d’acqua e relative infrastrutture (chiuse, sbarramenti/dighe, ponti);
- costruzione/sollevamento/potenziamento di chiuse e ponti mobili, per migliorare il passaggio di navi e convogli;
- automazione delle infrastrutture fluviali (es. chiuse, sbarramenti/dighe, ponti) per migliorarne il funzionamento e il monitoraggio;
- aumento dell’ingombro sottoponte;
- garantire la navigabilità durante tutto l’anno, ad esempio mediante servizi idrologici, impianti rompighiaccio e dragaggi di capitali;
- infrastrutture in riva al mare, compresa la creazione e/o l’ammodernamento di infrastrutture per l’ormeggio e le operazioni di navigazione lungo un corso d’acqua;
- interconnessione tra le vie navigabili interne e il trasporto marittimo.
Lavori su porti interni, con possibilità di inclusione di studi, relativi a:
- accesso, compreso l’accesso sicuro tramite ausili alla navigazione, dei porti interni alle vie navigabili interne;
- infrastrutture di base e lato acqua nei porti interni, compresa la fornitura di energia elettrica a terra;
- impianti portuali di raccolta del petrolio e altri rifiuti (compresi i residui dei sistemi di depurazione dei gas di scarico) e infrastrutture per le navi di degasaggio per soddisfare i requisiti ambientali;
- fornire o migliorare l’accesso e i collegamenti stradali/ferroviari all’interno dei porti interni;
- garantire la navigabilità durante tutto l’anno mediante, ad esempio, servizi idrologici, impianti rompighiaccio e dragaggio del porto e degli accessi portuali.
Per progetti di sviluppo di infrastrutture lato acqua si intendono infrastrutture che migliorano la capacità di navigabilità ai sensi degli articoli 15 e 16 del regolamento (UE) n. 1315/2013 o migliorano il collegamento multimodale delle operazioni di trasporto per vie navigabili. Ciò esclude le infrastrutture che non avvantaggiano direttamente le operazioni di trasporto per via navigabile.
Non sarà dato sostegno alle infrastrutture dedicate alle navi da crociera, se non per la fornitura di energia elettrica da terra.
Porti marittimi – studi
CEF-T-2021-COMPGEN-MARP-STUDIES L’obiettivo è sviluppare progetti infrastrutturali nei porti marittimi sulla rete globale della TEN-T mediante studi in porti marittimi completi relativi a:
- accesso al porto volto a fornire un accesso marittimo sicuro sotto forma di frangiflutti, canali di accesso, fairway, chiuse e ausili alla navigazione;
- infrastruttura portuale di base, con priorità su:
- sviluppo di soluzioni multimodali a zero o basse emissioni, oppure;
- sviluppo delle capacità e delle strutture portuali in relazione ai parchi eolici offshore, o;
- migliorare la connettività delle regioni remote, insulari o ultraperiferiche (come definite all’articolo 349 TFUE) o degli Stati membri senza frontiere terrestri con un altro Stato membro;
- fornitura di energia elettrica a terra;
- impianti portuali di raccolta del petrolio e di altri rifiuti (compresi i residui dei sistemi di depurazione dei gas di scarico) per soddisfare i requisiti ambientali;
- garantire la navigabilità durante tutto l’anno mediante impianti di dragaggio e rompighiaccio;
- fornire o migliorare l’accesso e i collegamenti stradali/ferroviari all’interno dei porti marittimi.
Non sarà concesso sostegno a studi relativi a infrastrutture dedicate alle navi da crociera, ad eccezione della fornitura di energia elettrica a terra.
I collegamenti dell’hinterland con i porti marittimi sono coperti dalle rispettive priorità delle modalità di trasporto, ma possono essere parte di un’unica azione (ad esempio un’azione che migliora l’accesso ferroviario sia all’interno che all’esterno dell’area portuale).
L’infrastruttura di base per lo sviluppo di soluzioni multimodali a zero o basse emissioni potrebbe includere infrastrutture di base per migliorare l’interconnessione tra il trasporto marittimo e le vie navigabili interne.
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 2-3 anni al massimo.
I collegamenti dell’hinterland con i porti interni sono coperti dalle rispettive priorità delle modalità di trasporto, ma possono essere parte di un’unica azione (ad esempio un’azione che migliora l’accesso ferroviario sia all’interno che all’esterno dell’area portuale).
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 4-5 anni al massimo.
Porti marittimi
CEF-T-2021-COMPGEN-MARP-WORKS con l’obiettivo di sviluppare progetti infrastrutturali nei porti marittimi sulla rete globale della TEN-T attraverso opere su porti marittimi comprensivi, con possibilità di inclusione di studi, relativi a:
- accesso al porto volto a fornire un accesso marittimo sicuro sotto forma di frangiflutti, canali di accesso, fairway, chiuse e ausili alla navigazione;
- infrastruttura portuale di base, con priorità su:
- sviluppo di soluzioni multimodali a zero o basse emissioni, oppure;
- sviluppo delle capacità e delle strutture portuali in relazione ai parchi eolici offshore, o;
- migliorare la connettività delle regioni remote, insulari o ultraperiferiche (come definite all’articolo 349 TFUE) o degli Stati membri senza frontiere terrestri con un altro Stato membro;
- fornitura di energia elettrica a terra;
- impianti portuali di raccolta del petrolio e di altri rifiuti (compresi i residui dei sistemi di depurazione dei gas di scarico) per soddisfare i requisiti ambientali;
- garantire la navigabilità durante tutto l’anno mediante impianti di dragaggio e rompighiaccio;
- fornire o migliorare l’accesso e i collegamenti stradali/ferroviari all’interno dei porti marittimi.
Non sarà fornito sostegno alle infrastrutture dedicate alle navi da crociera, ad eccezione della fornitura di energia elettrica a terra.
I collegamenti dell’hinterland con i porti marittimi sono coperti dalle rispettive priorità delle modalità di trasporto, ma possono essere parte di un’unica azione (ad esempio un’azione che migliora l’accesso ferroviario sia all’interno che all’esterno dell’area portuale).
L’infrastruttura di base per lo sviluppo di soluzioni multimodali a zero o basse emissioni potrebbe includere infrastrutture di base per migliorare l’interconnessione tra il trasporto marittimo e le vie navigabili interne.
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 4-5 anni al massimo
Ferrovia – studi
CEF-T-2021-COMPGEN-RAIL-STUDIES con l’obiettivo è sviluppare progetti di infrastrutture di trasporto ferroviario sulla rete globale della TEN-T mediante lo sviluppo di studi relativi a:
- costruzione/potenziamento di collegamenti transfrontalieri e mancanti;
- potenziamento della capacità e delle prestazioni delle linee esistenti, compresa la rimozione dei passaggi a livello e gli aggiornamenti necessari per i treni lunghi 740 metri e gli aggiornamenti necessari per facilitare il trasporto ferroviario internazionale di passeggeri e merci;
- aumento di capacità dei nodi, anche per quanto riguarda una migliore articolazione del traffico interurbano e locale;
- interconnessioni tra ferrovia e altri modi di trasporto, in particolare il trasporto fluviale e marittimo e azioni volte all’integrazione delle reti ferroviarie e aeree per rendere più sostenibile la rete di alimentazione dei voli a lungo raggio. Le azioni localizzate esclusivamente all’interno del perimetro dei porti interni e dei porti marittimi sono presentate rispettivamente nell’ambito di tali priorità;
- collegamenti degli scali merci alla rete TEN-T;
- elettrificazione dei binari di linea e potenziamento dei sistemi di elettrificazione.
Non sarà dato sostegno alle stazioni ferroviarie, ad eccezione dei componenti dell’infrastruttura ferroviaria. Se l’azione include tali componenti, devono essere presentati come un pacchetto di lavoro separato. Né sarà dato supporto alle attività relative ai sistemi di Classe B. Le azioni devono essere conformi alle disposizioni della direttiva 2016/797 sull’interoperabilità del sistema ferroviario (direttiva 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 maggio 2016, sull’interoperabilità del sistema ferroviario nell’Unione europea che sostituisce la direttiva 2008 /57/CE del 31 ottobre 2020 (GU L 138 del 26.5.2016, pag. 44))e con le relative Specifiche Tecniche di Interoperabilità. Se del caso, le azioni devono essere compatibili anche con l’allineamento delle procedure operative transfrontaliere al fine di garantire l’uso più efficace dell’infrastruttura supportata.
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 2-3 anni al massimo.
Strade, terminal ferro-strada e piattaforme logistiche multimodali – studi
CEF-T-2021-COMPGEN-ROADS-STUDIES con l’obiettivo di sviluppare progetti di infrastrutture stradali e terminali ferroviari sulla rete globale della TEN-T mediante studi su strade e terminali ferroviari relativi a:
- collegamenti stradali preidentificati come stipulato nella sezione 2 della parte III dell’allegato del regolamento CEF;
- componenti delle reti stradali globali situate in Stati membri che non hanno un confine terrestre con un altro Stato membro come stabilito nella sezione 3 della parte III dell’allegato del regolamento CEF;
- migliorare i collegamenti stradali ai porti marittimi e interni e ai terminali ferro-stradali elencati nell’allegato II del regolamento (UE) n. 1315/2013, a condizione che le azioni non mirino ad aumentare la capacità di trasporto su strada, ma affrontino una strozzatura significativa;
- costruzione o ammodernamento di terminali ferrovia-strada elencati nell’allegato II del regolamento (UE) n. 1315/2013, punti di trasbordo del trasporto combinato e altre piattaforme logistiche multimodali accessibili al pubblico situate sulla rete TEN-T, compresi binari di raccordo o di raccordo, collegamenti elettrici , aree di attesa per camion sicure e protette, adattamenti per treni di lunghezza di 740 m, attrezzature di trasbordo pulite per unità di carico intermodali, comprese attrezzature specifiche per autostrade rotabili e trasporto di semirimorchi su rotaia e attrezzature e applicazioni ICT.
Il sostegno non sarà dato agli edifici, ai depositi e alle strutture di magazzino. Le azioni riguardanti le strade devono essere conformi alla direttiva (UE) 2019/1936 (direttiva 2019/1936 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, che modifica la direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali (GU L 305 del 26.11.2019). 2019, pag. 1)) e Direttiva (UE) 2004/54/CE (Direttiva 2004/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sui requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea ( GU L 167 del 30.4.2004, pag. 39-91)).
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 2-3 anni al massimo
Ferrovia
CEF-T-2021-COMPGEN-RAIL-WORKS con l’obiettivo è sviluppare progetti di infrastrutture di trasporto ferroviario sulla rete globale della TEN-T attraverso la realizzazione di opere, con possibilità di inserimento studi, relative a:
- costruzione/potenziamento di collegamenti transfrontalieri e mancanti;
- potenziamento della capacità e delle prestazioni delle linee esistenti, compresa la rimozione dei passaggi a livello e gli aggiornamenti necessari per i treni lunghi 740 metri e gli aggiornamenti necessari per facilitare il trasporto ferroviario internazionale di passeggeri e merci;
- aumento di capacità dei nodi, anche per quanto riguarda una migliore articolazione del traffico interurbano e locale;
- interconnessioni tra ferrovia e altri modi di trasporto, in particolare il trasporto fluviale e marittimo e azioni volte all’integrazione delle reti ferroviarie e aeree per rendere più sostenibile la rete di alimentazione dei voli a lungo raggio. Le azioni localizzate esclusivamente all’interno del perimetro dei porti interni e dei porti marittimi sono presentate rispettivamente nell’ambito di tali priorità;
- collegamenti degli scali merci alla rete TEN-T;
- elettrificazione dei binari di linea e potenziamento dei sistemi di elettrificazione.
Non sarà dato sostegno alle stazioni ferroviarie, ad eccezione dei componenti dell’infrastruttura ferroviaria. Se l’azione include tali componenti, devono essere presentati come un pacchetto di lavoro separato. Né sarà dato supporto alle attività relative ai sistemi di Classe B. Le azioni devono essere conformi alle disposizioni della direttiva 2016/797 sull’interoperabilità del sistema ferroviario (direttiva 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 maggio 2016, sull’interoperabilità del sistema ferroviario nell’Unione europea che sostituisce la direttiva 2008 /57/CE del 31 ottobre 2020 (GU L 138 del 26.5.2016, pag. 44))e con le relative Specifiche Tecniche di Interoperabilità. Se del caso, le azioni devono essere compatibili anche con l’allineamento delle procedure operative transfrontaliere al fine di garantire l’uso più efficace dell’infrastruttura supportata.
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 4-5 anni al massimo.
Strade, terminal ferro-strada e piattaforme logistiche multimodali
CEF-T-2021-COMPGEN-ROADS-WORKS con l’ obiettivo è sviluppare progetti di infrastrutture stradali e terminali ferroviari sulla rete globale della TEN-T mediante la realizzazione di opere su strade e terminali ferroviari, con possibilità di inclusione di studi, relativi a:
- collegamenti stradali preidentificati come stipulato nella sezione 2 della parte III dell’allegato del regolamento CEF;
- componenti delle reti stradali globali situate in Stati membri che non hanno un confine terrestre con un altro Stato membro come stabilito nella sezione 3 della parte III dell’allegato del regolamento CEF;
- migliorare i collegamenti stradali ai porti marittimi e interni e ai terminali ferro-stradali elencati nell’allegato II del regolamento (UE) n. 1315/2013, a condizione che le azioni non mirino ad aumentare la capacità di trasporto su strada, ma affrontino una strozzatura significativa;
- costruzione o ammodernamento di terminali ferrovia-strada elencati nell’allegato II del regolamento (UE) n. 1315/2013, punti di trasbordo del trasporto combinato e altre piattaforme logistiche multimodali accessibili al pubblico situate sulla rete TEN-T, compresi binari di raccordo o di raccordo, collegamenti elettrici , aree di attesa per camion sicure e protette, adattamenti per treni di lunghezza di 740 m, attrezzature di trasbordo pulite per unità di carico intermodali, comprese attrezzature specifiche per autostrade rotabili e trasporto di semirimorchi su rotaia e attrezzature e applicazioni ICT.
Il sostegno non sarà dato agli edifici, ai depositi e alle strutture di magazzino. Le azioni riguardanti le strade devono essere conformi alla direttiva (UE) 2019/1936 (direttiva 2019/1936 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, che modifica la direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali (GU L 305 del 26.11.2019). 2019, pag. 1)) e Direttiva (UE) 2004/54/CE (Direttiva 2004/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sui requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea ( GU L 167 del 30.4.2004, pag. 39-91)).
Le strutture e le infrastrutture sostenute nell’ambito del CEF devono essere accessibili per l’uso da parte di tutti gli operatori su base non discriminatoria.
La durata prevista dell’azione dovrebbe essere di 4-5 anni al massimo.