Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

25 Giu, 2021 alle 11:08 -

Bando per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori stranieri

Fondazione con il Sud mette a disposizione 2 milioni di euro per sostenere progetti di contrasto e prevenzione di sfruttamento e caporalato dei lavoratori stranieri  in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.  In particolare, il bando interessa i lavoratori stranieri nei settori agricolo, industriale (es. edilizia, comparto tessile) e terziario (es. consegne domiciliari, lavoro domestico, settore della ricettività, trasporti, logistica), promuovendo il lavoro regolare come strumento di integrazione sociale, anche con il coinvolgimento diretto delle aziende.

Nello specifico le proposte, come soggetto responsabile dovranno

Le proposte progettuali, elaborate da partnership  composte da almeno tre organizzazioni, di cui una organizzazione di terzo settore, devono sviluppare azioni di prevenzione e di contrasto del fenomeno dello sfruttamento lavorativo, fornendo protezione e assistenza ai lavoratori stranieri con percorsi e prese in carico dei singoli individui, finalizzati a favorirne l’autonomia e l’integrazione sociale e lavorativa, attraverso:

  • servizi di prima assistenza sanitaria – favorendo il re-indirizzamento e l’accesso ai servizi presenti sul territorio – e di orientamento socio-legale, anche attraverso attività di sindacato di strada (es. servizio di consulenza sui permessi di soggiorno, controllo e denuncia di contratti irregolari, etc.);
  • percorsi formativi e di conoscenza dei diritti, anche attraverso processi di peer-to-peer education (educazione sindacale, diritti e sicurezza sul lavoro, alfabetizzazione finanziaria, educazione digitale, formazione linguistica, sicurezza personale e stradale, etc.);
  • azioni di accompagnamento e orientamento al lavoro (corsi professionalizzanti, percorsi di autoimprenditorialità, etc.);
  • adeguate condizioni di accesso e trasporto ai luoghi di lavoro;
  • soluzioni abitative dignitose, anche attraverso attività di intermediazione sociale e l’avvio di esperienze di inserimento abitativo in contesti adeguati alle esigenze dei lavoratori (es. recupero del patrimonio immobiliare pubblico, riqualificazione di borghi abbandonati, foresterie temporanee, etc.);
  • capacità di mutuo-aiuto comunitario e di auto-organizzazione dei lavoratori di origine straniera, attraverso l’attivazione di percorsi di leadership ed empowerment o l’avvio di esperienze associative;
  • spazi di socialità, ristoro e condivisione anche con l’obiettivo di rafforzare i rapporti di fiducia, convivenza e vicinato tra persone di culture diverse e aumentarne il legame con il territorio;
  • azioni di sensibilizzazione e orientamento al lavoro legale per le aziende del territorio;
  • reti territoriali di supporto fondate sulla legalità e sulla dignità del lavoro che coinvolgano terzo settore, amministrazioni locali, organizzazioni sindacali, aziende, etc. (anche attraverso la stipula di protocolli e la creazione di tavoli di confronto e concertazione istituzionali); azioni di pressione e advocacy in grado di incidere sulle politiche locali e nazionali in tema di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo e di creare alternative etiche all’offerta esistente (filiere produttive etiche, piattaforme etiche, etc.).

La selezione dei progetti avverrà in due fasi:

  • la prima finalizzata alla selezione delle proposte ammissibili e maggiormente impattanti sul territorio;
  • la seconda per la rimodulazione delle proposte – attraverso chiarimenti ed eventuali aggiustamenti- e l’assegnazione dei contributi nella misura massima di € 500.000

Le proposte di progetto dovranno essere presentate online attraverso la piattaforma Chairos entro il 17 settembre  utilizzando la documentazione  ufficiale disponibile al seguente link


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