Risorse alle imprese per finanziare iniziative imprenditoriali volte per favorire l’attrattività dei borghi nei comuni già assegnatari delle risorse per l’attuazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici
Possono presentare domanda di finanziamento:
- le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone;
- le ditte individuali e le società cooperative;
- le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”;
- le persone fisiche che intendono realizzare un’attività da localizzare nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale;.
- le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli.
Progetto attrattività dei borghi
Il progetto imprenditoriale finalizzato all’attrattività dei borghi può avere un importo massimo di €150.000,00. Il contributo massimo erogabile è pari ad € 75.000,00 (settantacinquemila/00) e verrà erogato a fondo perduto. La parte finanziaria mancante sarà a carico del soggetto beneficiario.
I progetti dovranno avere una durata massima di 18 mesi a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione. Tutti i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.
Il contributo previsto dal decreto è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria.
Spese ammissibili a progetto
Sono ammissibili le spese, al netto dell’IVA, sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda purché inerenti le seguenti voci di investimento:
a) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato iscritto all’ordine di riferimento avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa. La perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie alla quantificazione del costo sostenuto per i beni pluriennali oggetto di finanziamento ed attestare la congruità del prezzo;
c) opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle sedi operative dei soggetti realizzatori. Rientrano nelle opere murarie anche gli impianti generali di servizio all’immobile fatto salvo il caso di quelli strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi dell’iniziativa agevolato rientranti nella lettera a).
Spese relative al capitale circolante
Il limite relativo a tali spese è pari al massimo del 20% della spesa ammissibile:
a. materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
b. utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento; c. canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
d. prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
e. costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.
Le domande possono essere presentate dal giorno 8 giugno 2023, alle ore 12.00 e sino alle ore 18.00 del 11 settembre 2023 tramite il soggetto gestore Invitalia
Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link