Misure specifiche per sostenere il settore dell’agricoltura e della pesca: dal decreto Cura Italia al decreto Rilancio

15 Mag, 2020 alle 18:10 -

Misure specifiche per sostenere il settore dell’agricoltura e della pesca: dal decreto  Cura Italia al decreto Rilancio

Il decreto Cura Italia ( D.L. 18/2020), ormai convertito in legge  (L. 27/2020), è intervenuto con una serie di misure specifiche per il settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura,  settori fortemente danneggiati dalle misure restrittive conseguenti il contenimento dell’emergenza epidemiologica.

Con un comunicato stampa del 7 maggio, il ministero delle politiche agricole ha  dichiarato di aver raggiunto l’intesa con la Conferenza Stato –Regioni proprio al fine di perfezionare l’iter per la costituzione del  Fondo da 100 milioni di euro ( di cui all’art. 78 del Cura Italia) che prevede tre interventi : 

COPERTURA INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI BANCARI: 20 MILIONI DI EURO – SOGGETTO ISTRUTTORE ISMEA

20 milioni di euro per la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti nell’esercizio dell’impresa agricola. In questo caso è previsto un contributo massimo per impresa agricola, della pesca e dell’acquacoltura pari a 20mila euro. Questa misura mira a aumentare l’effetto leva del contributo, tenuto conto che è legato a un finanziamento. Per esempio con 15mila euro di contributo si può agevolare un finanziamento da 100mila euro, che potrebbe godere anche della garanzia al 100% di Ismea in attuazione del DL Liquidità (23/2020). Il soggetto istruttore sarà Ismea e il decreto prevede una massima semplificazione della procedura che consiste in una richiesta di finanziamento alla Banca che gestirà in forma telematica su piattaforma Ismea la richiesta del contributo e della garanzia.

COPERTURA INTERESSI MUTUI 18/19: 60 MILIONI DI EURO – SOGGETTO GESTORE AGEA

60 milioni di euro per la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati e pagati negli anni 2018 e 2019 su mutui contratti nell’esercizio dell’impresa agricola, della pesca e dell’acquacoltura. Per semplificare la gestione amministrativa il decreto prevede un range di contributo da 500 a 6.000 euro per singola impresa agricola dotata di fascicolo aziendale. Questa scelta è indirizzata da un lato a escludere richieste di aiuto troppo basse e dall’altro di consentire di soddisfare la domanda di platea il più ampia possibile di imprese. Si stima quindi un minimo di 10mila aziende che possano accedere all’aiuto. Il soggetto gestore sarà Agea. Le Banche stesse potranno caricare all’interno del portale AGEA le cifre degli interessi dei mutui delle imprese degli ultimi due anni, certificando così il contributo richiesto. La procedura di erogazione è molto semplice e sfrutta quanto disposto dal DL Cura Italia, ovvero l’anticipo del 70% con controlli rinviati al momento del saldo.

COPERTURA PER SOSPENSIONE TEMPORANEA ATTIVITÀ DI PESCA E ACQUALCOLTURA: 20 MILIONI DI EURO

20 milioni di euro sono destinati alla copertura di interventi in conseguenza dell’arresto temporaneo dell’attività di pesca, inclusa quella nelle acque interne, e acquacoltura per effetto delle disposizioni emanate in relazione all’emergenza Covid-19. Questo aiuto sarà oggetto di un separato decreto ministeriale di prossima emanazione.

Il decreto prevede che gli importi eventualmente residui delle misure, possono essere utilizzati, per lo stesso anno, per la realizzazione delle misure per le quali i fondi a disposizione non sono risultati sufficienti.

È prevista l’attivazione  del Fondo per la promozione integrata da parte del Ministero degli esteri con una datazione di 150 milioni di euro per il 2020. La finalità principale del Fondo è  la realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione per sostenere le esportazioni italiane. Secondo il dettato normativo ( art. 72)  le risorse del Fondo andrebbero impiegate per la realizzazione delle seguenti iniziative:

a) realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19, anche avvalendosi di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane;

 b) potenziamento delle attivita’ di promozione del sistema Paese realizzate, anche mediante la rete all’estero, dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane;

 c) cofinanziamento di iniziative di promozione dirette a mercati esteri realizzate da altre amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, mediante la stipula di apposite convenzioni;

 d) concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al cinquanta per cento dei finanziamenti concessi ai sensi dell’articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 1981, n. 394, secondo criteri e modalita’ stabiliti con una o piu’ delibere del Comitato agevolazioni di cui all’articolo 1, comma 270, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. I cofinanziamenti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla vigente normativa europea in materia di aiuti di Stato di importanza minore (de minimis).

Misure a tutela dei lavoratori del settore agroalimentare : gli interventi di integrazione salariale in deroga, già previste dal decreto Cura Italia, sono state ampliate dal testo del decreto rilancio che, intervenendo sul testo degli articoli 19,20 e 22, estende la durata massima del periodo di cassa integrazione anche per i lavoratori del settore agricolo aggiungendo al già previsto periodo di nove settimane  ulteriori cinque settimane nel medesimo periodo (dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020) per i soli datori di lavoro che abbiamo interamente fruito il periodo precedentemente concesso. È altresì riconosciuto un eventuale ulteriore periodo di durata massima di quattro settimane di trattamento decorrenti dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020 fruibili ai sensi dell’articolo 73-bis. Tale ultima disposizione prevede ulteriori finanziamenti del trattamento di integrazione salariale così da assicurare idonea copertura finanziaria.

Rimane confermata l’indennità  ai lavoratori del settore agricolo già beneficiari per il mese di marzo  che percepiranno per il mese di aprile e maggio un’indennità di importo pari a 500 euro

In materia di Fondi per il settore agricolo, sia il decreto Cura Italia che il Decreto-Legge “Rilancio” hanno previsto un ampliamento delle risorse. Nello specifico :

  • Fondo europeo per gli affari marittimi e della pesca le cui risorse andranno riprogrammate intervenendo sul programma operativo nazionale ;
  • Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi  con una dotazione di 450 milioni per l’anno 2020 finalizzato all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. Le risorse del fondo verranno impiegate per sostenere i settori che hanno maggiormente risentito della crisi: florovivaismo, lattiero-caseario, zootecnico, vinicolo, pesca e dell’acquacoltura;
  • Fondo, con una dotazione di 45 milioni di euro, da destinare alla concessione di aiuti all’ammasso privato di latte bovino, bufalino e ovicaprino, oltre ai relativi semilavorati e prodotti trasformati. L’aiuto, determinato in ragione delle spese fisse di ammasso e di ogni giorno di immagazzinamento per tonnellata di prodotto, per un periodo minimo di 60 e massimo di 180 giorni, è concesso per latte prodotto in Italia e derivati da latte prodotto in Italia nel periodo emergenziale, a condizione che lo stesso sia liquidato all’impresa agricola nel rispetto nella normativa sulle pratiche sleali. Il Fondo comma può essere utilizzato anche per la concessione di un aiuto all’ammasso privato di carne bovina e suina;
  • Fondo nazionale agrumicolo, già esistente, ma incrementato  con uno stanziamento di ulteriori 5 milioni di euro:
  • Fondo emergenza alimentare: si prevede  un incremento delle risorse stanziate in precedenza pari ad €250 milioni per l’anno 2020;
  • Erogazione di l’importo di 100 milioni di euro per l’anno 2020, da destinare alle imprese viticole obbligate alla tenuta del Registro telematico che si impegnano alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine ed a indicazione geografica attraverso la pratica della vendemmia verde da realizzare nella corrente campagna. La riduzione della produzione si rende necessaria al fine di compensare la crescita delle giacenze in cantina dovute alle difficoltà  conseguenti la temporanea sospensione della distribuzione.

Le misure fin qui descritte sono il risultato di una lettura coordinata del decreto Cura Italia- il cui testo è ormai definitivo essendo stato convertito in legge- e del decreto Rilancio, i cui contenuti approvati dal Governo in CdM ed annunciati per mezzo di un comunicato stampa, non sono ancora stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Per una visione più completa e coordinata delle misure a sostegno del settore agroalimentare dovrà attendersi la conversione in legge del provvedimento Rilancio, con le eventuali modifiche apportate, oltre all’emanazione di tutti i provvedimenti secondari da parte del dicasteri per l’attuazione concreta dei Fondi.


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