GAL ELIMOS: cooperazione fra imprese locali per l’avvio di nuove attività complementari a quelle agricole.
9 Lug, 2020 alle 18:05 - Bando Chiuso

SOTTOMISURA 16.3- “Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse, nonché per lo sviluppo/la commercializzazione del turismo” – TURISMO ETNOANTROPOLOGICO ED ESPERIENZIALE DI COMUNITÀ – Ambito tematico: turismo sostenibile. Codice Bando 48101.
Termini presentazione domande: 7 luglio- 5 ottobre 2020
Finalità: Sostenere la creazione di una rete costituita da imprese locali organizzate in network per potenziare e migliorare l’offerta turistica e la conseguente valorizzazione del territorio.
L’azione di pone come obiettivo operativo quello di promuovere forme di cooperazione tra “piccoli operatori della filiera turistica” finalizzate al raggiungimento di economie di scala, che diversamente non potrebbero essere conseguite dal singolo operatore, mediante l’organizzazione di processi di lavoro comuni e/o la condivisione di impianti e risorse.
Scheda di sintesi
Soggetto promotore : Gruppo di Azione Locale ELIMOS che raccoglie soggetti pubblici e privati per i comuni di Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala (esclusivamente l’area di Riserva e Preriserva della RNO Isole dello Stagnone), Pantelleria, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice, Vita.
Beneficiari
Gruppi di “microimprese” ovvero:
- imprese con un organico inferiore a 10 persone e con un fatturato totale di bilancio annuale non superiore a due milioni di euro come previsto dalla raccomandazione della Commissione 2003/361/CE;
- classificate come imprese agricole e forestali, imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari e forestali, in forma singola o associata, di servizi per il turismo rurale e per la promozione di mestieri e attività artigianali, ecc.)
- già costitute in partenariato(ad esempio, associazioni temporanee di scopo ATS, consorzi, contratti di rete), , secondo le forme giuridiche previste dalla norma o che si impegnano a costituirsi entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione della graduatoria definitiva delle domande ammissibili a finanziamento;
- che hanno sede operativa in uno dei comuni del GAL Elimos e che operano all’interno della suddetta area.
Le condizioni di ammissibilità
- Ciascuna forma di cooperazione essere costituita da almeno cinque soggetti, tra i quali almeno un’impresa del settore agricolo ,agroalimentare o forestale, che svolgano attività coerenti con gli obiettivi e le finalità proprie della sottomisura 16.3 e che contribuiscano alle priorità della politica di sviluppo rurale. In caso di partenariato non ancora costituito al momento della presentazione della domanda di sostegno, sottoscrivere un accordo di partenariato, di durata coerente con i tempi di realizzazione del progetto, secondo il modello allegato al bando.
- Il costituendo partenariato deve essere rappresentato da un partner designato come “capofila”, al quale deve essere conferito mandato con rappresentanza per la presentazione della domanda di sostegno e per lo svolgimento delle funzioni di cui al paragrafo “Impegni e obblighi del beneficiario” del presente bando, ivi comprese quelle di interfaccia con il GAL e con l’Amministrazione regionale;
- essere dotato di un regolamento interno, che garantisca una corretta e puntuale attuazione delle attività prefissate, trasparenza nel funzionamento e nel processo decisionale e sia in grado di evitare possibili conflitti di interessi; nel caso di partenariato non ancora costituito, impegnarsi a dotarsi del predetto regolamento interno entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della delibera di approvazione della graduatoria definitiva delle domande ammissibili.
- presentare un progetto di cooperazione finalizzato all’avvio di attività comuni nuove (non sono ammissibili attività comuni già in atto), della durata compresa tra 12 mesi e 24 mesi;
- costituire e aggiornare, presso una struttura abilitata, il fascicolo aziendale del partenariato; in caso di partenariato non ancora costituito, dovrà essere aperto, aggiornato e validato per ogni partner un fascicolo aziendale/anagrafico nel quale risulti documentata la propria consistenza aziendale o, per soggetti diversi dagli agricoltori, la propria posizione anagrafica; il fascicolo deve essere redatto secondo le disposizioni emanate da AGEA con circolare n. 25 del 30/04/2015 ed eventuali modifiche ed integrazioni; in caso di partenariato già costituito, si richiede l’apertura del fascicolo aziendale, anche solo anagrafico, da parte dei singoli partner e la costituzione dei relativi legami associativi.
Presentazione di un progetto di cooperazione sulla base del modello allegato al presente bando, che deve riportare i seguenti contenuti minimi:
- descrizione degli obiettivi del progetto;
- indicazione dell’ambito geografico di intervento e del settore di riferimento;
- descrizione dei risultati che si intendono conseguire con le attività di cooperazione;
- indicazione di eventuali altre misure e/o sottomisure del PSR attivate da uno o più soggetti aderenti al partenariato, che prevedono interventi collegati e funzionali al progetto di cooperazione;
- descrizione puntuale dell’intero processo di cooperazione (individuazione dei partner, definizione delle azioni, individuazione di un soggetto capofila responsabile dell’attuazione del progetto, ecc.);
- elenco dei partecipanti al partenariato, con la relativa ripartizione delle attività e delle responsabilità;
- cronoprogramma;
- piano finanziario, articolato per annualità e attività.
Il punteggio minimo per l’ammissibilità è di punti 30.
Dotazione finanziaria € 125.000,00 di spesa pubblica, di cui € 75.625,00 di quota FEASR.
Interventi ammissibili
Sono ammissibili esclusivamente gli interventi proposti nello specifico settore del turismoetnoantropologico ed esperenziale di comunità di seguito specificati:
– animazione del territorio e condivisione delle conoscenze tra i soggetti del partenariato finalizzate ad approfondimenti conoscitivi e alla condivisione e definizione di azioni coordinate necessarie per rendere fattibile il progetto collettivo;
– predisposizione del progetto di cooperazione, nel quale siano dettagliate le singole azioni progettuali e, nel caso in cui il progetto riguardi lo sviluppo e la commercializzazione del turismo rurale, sia riportato il programma di partecipazione ad eventi (ad esempio, fieristici, radiofonici, televisivi) nazionali ed esteri strettamente collegati alle finalità del progetto;
– i costi diretti di specifici progetti legati all’attuazione di un piano aziendale, di un piano ambientale, di un piano di gestione forestale o di un documento equivalente, di una strategia di sviluppo locale diversa da quella prevista all’articolo 33 del regolamento (UE) n. 1303/2013 o di costi diretti di altre azioni finalizzate all’innovazione, compresi gli esami;
– costituzione del partenariato e la predisposizione degli atti a ciò necessari (atto costitutivo, statuto, regolamento interno, ecc.);
– disseminazione e trasferimento dei risultati del progetto di cooperazione, ossia del modello tecnico/organizzativo adottato.
Spese ammissibili
Con riferimento alle voci di costo ed alle aree di intervento interessate dalla misura, risultano ammissibili:
1) costo dell’animazione della zona interessata volta a rendere fattibile il progetto collettivo (le spese di missioni e trasferte direttamente legate all’attività di animazione, le spese connesse all’eventuale utilizzo di un animatore al quale sia affidato il compito di coinvolgere e mettere in rete i partecipanti al progetto, spese per l’organizzazione di focus group, seminari, workshop, gruppi di lavoro tematici, materiale informativo, ecc.);
2) spese di costituzione, comprese spese notarili, amministrative e legali, e di predisposizione dei relativi atti (atto costitutivo, statuto, regolamento interno, ecc.);
3) costi di esercizio della cooperazione, ossia i costi di gestione derivanti dall’atto della cooperazione, quali, a titolo esemplificativo:
– costi di funzionamento del partenariato (ad esempio, coordinamento del gruppo);
– costi del personale dedicato all’attività progettuale;
– spese di rete (ad esempio, missioni e trasferte del personale dedicato alle attività progettuali, gestione e aggiornamento sito web);
4) costi delle attività promozionali tra cui le spese per la disseminazione e per il trasferimento del modello tecnico/organizzativo di cooperazione utilizzato (ad esempio, spese socializzazione del know-how e del sistema organizzativo innovativo, nonché spese per partecipazione ad eventi, noleggio di sale, servizi, impianti e attrezzature inequivocabilmente finalizzati alla disseminazione, al trasferimento e alla divulgazione dei risultati del progetto di cooperazione, e quindi all’organizzazione di incontri divulgativi, brochure, materiale informativo);
5) costi diretti del progetto legati all’attuazione di un piano aziendale e sostenuti per investimenti materiali e/o immateriali che derivano direttamente dalle attività progettuali, quali: impianti, macchinari, materiali di consumo, esami, consulenze specifiche e altri beni e/o servizi necessari per la realizzazione di economie di scala, adeguamento e ristrutturazione di fabbricati funzionali allo svolgimento degli interventi previsti; acquisto di marchi, licenze e software connessi alla gestione di processi di lavoro comune;
6) spese generali, nel limite massimo del 12% del costo totale del progetto ammesso secondo le specificazioni dettate nel Bando con riguardo alle modalità di documentazione e pagamento ( art. 7.3).
Risultano ammesse le spese sostenute per la cooperazione che siano in linea con le finalità della sottomisura, i costi immateriali (servizi di marketing o altri servizi specifici; incarichi professionali; acquisto di marchi, licenze e software connessi alla gestione di processi di lavoro comune, ecc.) non realizzabili direttamente dai beneficiari diretti, le spese sostenute per missioni purchè strettamente necessarie ed esplicitamente motivate e documentate.
Essendo i beneficiari della sottomisura esclusivamente di Gruppi costituiti tra microimprese, l’IVA non è considerata spesa ammissibile.
Spese escluse
Non sono ammissibili al sostegno:
– spese riguardanti l’ordinaria attività svolta dai beneficiari;
– spese sostenute da un gruppo preesistente che intende continuare un progetto già in essere;
– spese sostenute e/o quietanzate oltre il termine previsto per la rendicontazione;
– le spese di cui all’art. 69 comma 3 del Reg. (UE) n. 1303/2013, tra cui l’imposta sul valore aggiunto, salvo nei casi in cui non sia recuperabile ai sensi della normativa nazionale sull’IVA;
– il rimborso dell’IRAP, in relazione al costo del personale;
– le spese di cui all’art. 45, comma 3, del Reg. (UE) n. 1305/2013.
Per quanto non espressamente indicato, si rinvia alle previsioni contenute nel Regolamento (UE) n. 1305/2013 e nelle Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale 2014-2020.
Modalità finanziamento: Contributo in conto capitale a copertura delle spese ammesse ed effettivamente sostenute per una percentuale pari al 100% a copertura dei costi della cooperazione, sino ad un importo massimo di spesa ammessa di euro 125.000,00, per beneficiario, in caso di progetto di durata biennale; qualora il progetto abbia la durata di un anno l’importo massimo di spesa ammessa per beneficiario non potrà essere superiore ad euro 62.500,00.
Procedura: la domanda di sostegno- secondo il modello informatico disponibile sul portale SIAN- va inoltrata dal rappresentante legale del partenariato- debitamente compilata rispettando le formalità di cui all’art. 14 ed allegando tutta la documentazione necessaria specificata all’art. 15.
Saranno ritenute ammissibili al sostegno le domande per le quali l’istruttoria tecnico amministrativa si è conclusa con esito favorevole e che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto; di queste, saranno ammesse al sostegno le domande collocate in posizione utile, fino ad esaurimento delle risorse pubbliche stabilite dal bando.
Link di riferimento www.galelimos.it