Ancora attivi i bandi per l’Agricoltura sociale nella Regione Sicilia

4 Dic, 2020 alle 20:35 -

Ancora attivi i bandi per l’Agricoltura sociale nella Regione Sicilia

Le scadenze per la presentazione delle domande di sostegno per le misure 6.4 a “Supporto alla diversificazione dell’attività agricola verso la creazione e sviluppo di attività extra-agricole” e della Sottomisura 16.9 “Sostegno per la diversificazione delle attività riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare”, approvati con D.D.G. n. 2299 del 28/07/2020 e pubblicati nelle news del sito istituzionale del PSR Sicilia 2014-2020 in data 29/07/2020, sono state prorogate al 31.12.2020.

I bandi inserti nel contesto delle misure 2020 connessi al tema Agricoltura sociale  hanno una dotazione finanziaria complessiva pari a:

  •  € 5 milioni  per l’azione 6.4 a;
  • € 5 milioni per la sottomisura 16.9  riferiti all’intero  periodo di programmazione 2014-2020.

L’operazione 6.4a dedicata al finanziamento degli investimenti per la creazione e lo sviluppo di attività extra-agricole ha come obiettivo principale  la diversificazione delle attività agricole verso attività extra-agricole, con la finalità di incrementare sia la redditività che la dimensione economica delle imprese agricole che diversificano le proprie attività, contribuendo al loro rafforzamento competitivo e migliorando la competitività dei produttori primari.

I beneficiari dell’operazione 6.4a – per come specificato nel Bando del 29 luglio 2020-sono gli agricoltori e i coadiuvanti familiari. L’impresa agricola che partecipa al bando dovrà entro sei mesi dal decreto di concessione, essere riconosciuta dalla Regione a operare in materia di Agricoltura Sociale, pena la revoca del contributo; tale riconoscimento e la conseguente iscrizione in specifico elenco, sarà regolamentato da apposito decreto interassessoriale.

Ai fini del presente Bando verranno promosse le attività sotto elencate:

  • inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, soggetti con problemi di dipendenze quali alcolisti e tossicodipendenti, ex-alcolisti, ex-tossicodipendenti, persone con disabilità psico fisica, sensoriale e intellettiva e con disturbi dello spettro autistico;
  • attivazione dello strumento di tirocinio e/o formazione professionale aziendale e/o budget di salute che possono costituire una risorsa per il processo di inclusione socio lavorativa degli utenti con disabilità;
  • assistenza e riabilitazione delle persone con disabilità fisica/psichica/intellettiva e con disturbi dello spettro autistico, attraverso attività a valenza terapeutica o di co-terapia, quali ortoterapia, pet-therapy, ippoterapia, onoterapia, che costituiscono luoghi di opportunità per l’attivazione di percorsi inclusivi o di affiancamento alle attività riabilitative abilitative a seconda dei profili funzionali del singolo utente;
  • fornitura di servizi e prestazioni educative, formative, sociali e rigenerative e di accoglienza rivolte alle suddette persone fragili o con particolari esigenze, quali anziani, bambini, minori e giovani, in condizioni di particolare disagio familiare e attività volte a promuovere forme di benessere personale e relazionale, aggregazione mirate alla scoperta del mondo rurale e dei cicli biologici e produttivi agricoli, alloggi sociali “social housing” e comunità residenziali “cohousing”, al fine di fornire esperienze di crescita verso itinerari di autonomizzazione e integrazione sociale;
  • promozione di progetti di formazione per l’inclusione socio lavorativa di minori, adolescenti e adulti con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico, inseriti in centri diurni e o residenziali (secondo indicazione da Piano unitario regionale per l’Autismo).

Di conseguenza gli investimenti ammissibili, strettamente collegati con le attività sopra descritte, sono i seguenti:

  •  Opere edili di recupero dei fabbricati aziendali esistenti, riconducibili esclusivamente agli interventi di ristrutturazione, adeguamento, restauro e risanamento conservativo degli spazi interni (spazio giorno, spazio riposo, spazio per i servizi – cucina/bagni), strettamente funzionali alle attività di agricoltura sociale. Le opere dovranno essere conformi alle normative vigenti in materia sanitaria, urbanistica, ambientale e di superamento o eliminazione delle barriere architettoniche, salvo le deroghe consentite.
  • Realizzazione e/o adeguamento degli impianti tecnologici (termico – idrosanitario – elettrico, etc.) anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico e alla utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili.
  • Sistemazione e messa in sicurezza di percorsi e delle aree esterne prossime agli immobili da destinare ad attività di agricoltura sociale.
  • Realizzazione di box per il ricovero degli animali e strutture per la conservazione delle attrezzature di tipo prefabbricato in legno, eventualmente mascherati da idonea vegetazione. I box, di dimensione non superiore a mt. 4x mt. 4, dovranno essere dotati di tazzetta per abbeveraggio e mangiatoia. È ammissibile, inoltre, la realizzazione di maneggi o equivalenti, di dimensione non superiore a 1.500 mq.
  • Acquisto di dotazioni strumentali (arredi, attrezzature e segnaletica necessaria) strettamente funzionali allo svolgimento dell’attività. Le attrezzature e le apparecchiature, quali, ad esempio, quelle di tipo audio-video, devono essere espressamente ed esclusivamente destinate alle attività previste nel progetto di agricoltura sociale. Sono ammesse attrezzature destinate ad attività di agricoltura sociale nelle varie forme che essa può assumere, quali attività sociali (inclusione sociale, terapia, abilitazione e riabilitazione), socio-assistenziali (terapia con animali, ortoterapia, ecc.), di socializzazione ed aggregazione.
  • Ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento di fabbricati e manufatti aziendali esistenti, e delle relative aree di pertinenza, per la diversificazione delle attività agricole verso attività extra-agricole.
  • Attrezzature specifiche e necessarie per l’attività sociale nell’ambito di n progetto di agricoltura sociale.
  • Installazione e ripristino di impianti termici e telefonici dei fabbricati, nonché la realizzazione di servizi e dotazioni durevoli necessari per l’attività da realizzare.
  • Realizzazione di opere connesse al superamento di barriere architettoniche e di prevenzione dei rischi, rientranti negli investimenti riguardanti il miglioramento del bene immobile, con conseguente innalzamento del livello di fruibilità.
  • Acquisto di hardware e software finalizzati alla gestione delle attività sociale.
  • Spese generali e di progettazione collegate alle spese di cui ai punti precedenti nel limite massimo del 12% dell’importo dell’investimento ammissibile.

Non è ammissibile l’acquisto degli animali.

In considerazione della peculiarità del progetto, il termine ultimo di esecuzione delle attività è fissato perentoriamente al 31/08/2023.

Il sostegno nell’ambito della operazione 6.4a è concentrato nelle zone rurali C (compresa C1) + D in proporzione superiore all’incidenza di tali zone rispetto alla popolazione regionale totale, con una percentuale pari almeno al 57,11%.

Gli aiuti saranno erogati in conto capitale, con un’intensità di aiuto del 75% per un importo massimo di 150.000 EUR.

La misura 16.9 promuove progetti di cooperazione volti ad avviare rapporti stabili di collaborazione intersettoriale tra agricoltori, enti pubblici, enti gestori del territorio ed altri soggetti privati finalizzati a sostenere la diversificazione delle attività agricole, in favore dello sviluppo sostenibile e della crescita economica, occupazionale, etica, sociale e turistica delle zone rurali, nonché a garantire una maggiore interazione tra i settori agricolo e forestale e il settore dell’istruzione e del terziario.

I gruppi di cooperazione saranno costituiti da agricoltori, imprese agroalimentari e forestali, psicologi, terapeuti, animatori sociali, liberi professionisti, Comuni, ASP, istituti scolastici, cooperative sociali, onlus e altri gestori del territorio pubblici e privati attraverso reti o poli.

Tenendo conto che anche questo Bando si sviluppa nel contesto dell’Agricoltura sociale, il progetto e le attività realizzate dal gruppo, per essere finanziate, dovranno essere orientate verso la formazione e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva e dei disturbi dello spettro autistico,  sfruttando le numerose opportunità che l’ambente agricolo offre anche al fine di favorire lo sviluppo del processi di autodeterminazione nonché acquisizione del ruolo sociale e del senso di responsabilità delle persone fragili.

Il sostegno di cui alla presente sottomisura è concesso sotto forma di contributo in conto capitale, a rimborso delle spese ammesse ed effettivamente sostenute. L’intensità del sostegno è pari al 100% a copertura dei costi della cooperazione, sino ad un importo massimo di spesa ammessa per progetto di durata biennale di euro 100.000,00 incluso IVA.


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