Anche per quest‘anno il bando Welfare che impresa ha l’obiettivo di premiare e supportare i migliori progetti promossi da Enti in grado di produrre benefici in termini di sviluppo locale intervenendo in aree tematiche specifiche.
Il bando è dedicato alle seguenti tematiche sociali:
A. Welfare inclusivo e di comunità
Il welfare inclusivo e di comunità comprende soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari e/o con il fine di includere soggetti vulnerabili.
I Progetti in questo ambito possono prevedere:
• la realizzazione di servizi e soluzioni co-progettate con i cittadini e la comunità in ambito sanitario, socio-assistenziale, di cura, educativo, formativo e di accoglienza;
• attività e soluzioni in grado di favorire l’inclusione sociale e/o l’inserimento lavorativo di soggetti vulnerabili o svantaggiati;
• piattaforme collaborative tra imprese e organizzazioni del Terzo Settore al fine di dilatare l’offerta dei servizi per i lavoratori e le loro famiglie;
• promuovere attività e progetti che, attraverso l’arte, la cultura, lo sport costruiscono nuovi servizi di welfare e di cura, così come benessere psicologico ed empowerment individuale e sociale.
B. Rigenerazione del patrimonio e del paesaggio
La valorizzazione del patrimonio culturale, degli spazi pubblici inutilizzati e dei beni confiscati alle mafie rappresenta non tanto un fine, quanto uno straordinario strumento di partecipazione delle persone alla vita di comunità, un’opportunità di inclusione sociale dei soggetti deboli e uno dei più grandi giacimenti potenziali di imprese sociali.
Rientrano in tale ambito tutti i progetti e le attività che rispondono alle seguenti sfide:
• rigenerare il patrimonio culturale, per contrastare l’abbandono e lo spopolamento dei luoghi e delle periferie;
• promuovere azioni di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e immobiliare attraverso progettualità eco-sostenibili e/o capaci di includere la cittadinanza e alimentare opportunità di sviluppo territoriale;
• rigenerare e restituire alla fruizione collettiva beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per la comunità.
C. Valorizzazione delle aree interne
Le aree interne sono territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali e troppo spesso abbandonati a loro stessi, che però coprono complessivamente il 60% dell’intera superficie del territorio nazionale, il 52% dei Comuni ed il 22% della popolazione. La valorizzazione di questi territori, non soltanto rappresenta un’opportunità di sviluppo equo per l’Italia intera, ma la possibilità stessa di insediamento di nuove attività economiche e la creazione di occupazione è strettamente correlata al coinvolgimento della comunità che li abita e al potenziamento dell’offerta qualitativa e quantitativa dei servizi essenziali.
Rientrano in quest’ambito quelle progettualità volte a valorizzare le aree interne a rischio di abbandono e spopolamento, innalzandone l’attrattività economica, turistica e culturale, nonché sviluppando in questi luoghi servizi di prossimità
D. Sostenibilità ambientale e circular economy
Rientrano in tale ambito progetti e soluzioni in grado di guidare imprese e società verso una transizione ecologica che ponga al centro il concetto di sostenibilità ambientale. Soluzioni e dispositivi per mitigare l’impatto ambientale delle infrastrutture sul territorio, per promuovere un uso più efficiente e sostenibile dell’energia, per ridurre complessivamente l’impiego di risorse, nonché minimizzare scarti e perdite.
Le idee progettuali devono rispondere alle seguenti sfide:
• promuovere modelli di consumo sostenibile e l’adozione di comportamenti virtuosi a livello di individui, famiglie e comunità (ad esempio, percorsi educativi, gestione condivisa delle risorse, reti di consumatori, etc.);
• sviluppo di green communities volte a sostenere lo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna;
• contribuire alla transizione verso forme di energia più pulite;
• promuovere innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il recupero, il riuso e il riciclo dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
• sviluppare prodotti, servizi, metodologie, modelli di business innovativi per la diffusione della mobilità sostenibile (ciclabile, elettrica, a idrogeno etc.) in ambito urbano, soprattutto focalizzate ai bisogni delle categorie sociali più deboli.
E. Agricoltura sociale
Attività agricole e connesse che prevedono una finalità sociale, ovvero che abbiano come obiettivo generale quello di:
• generare benefici di inclusione, favorire percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura;
• favorire la coesione sociale;
• favorire attività educative e formative
Possono partecipare Enti giuridici costituiti da non più di 5 anni o da costituirsi quali, ad esempio
fondazioni, associazioni, comitati (artt. 14-42 c.c.)
• organizzazioni di volontariato (D. Lgs. 117/17, art. 32)
• associazioni di promozione sociale (D. Lgs. 117/17, art. 35)
• associazioni e società sportive dilettantistiche (Legge 289/2002)
• organizzazioni non governative (Legge 125/2014)
• reti associative (D. Lgs. 117/17, art. 41)
• cooperative sociali (Legge 381/1991), o altre forme cooperative purché operanti in misura prevalente negli ambiti del Bando (ad esempio, cooperative culturali)
• imprese sociali (D. Lgs. 112/17)
• startup innovative a vocazione sociale (Legge 221/2012)
• società benefit (Legge 208/2015, art. 1 commi 376-384)
• altre forme giuridiche di cui al D. Lgs. 117/17 (Codice del Terzo Settore)
È prevista l’assegnazione di quattro premi in denaro pari a € 20.000 a fondo perduto.
La presentazione dei progetti deve avvenire, nella sua interezza, nel periodo compreso tra le ore 11.59 am del 16 marzo e le ore 11.59 am del 27 aprile secondo le indicazioni disponibili sul portale dedicato