Regione Sardegna: contributi per le aziende agricole

15 Feb, 2022 alle 10:33 -

Regione Sardegna: contributi per le aziende agricole

La sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” prevede un aiuto alle imprese agricole per la realizzazione di investimenti strutturali (materiali e immateriali).

 I beneficiari della sottomisura sono le imprese agricole, singole o associate (imprese costituite in forma societaria) che possono ricevere un contributo in conto capitale nella misura del 40% degli investimenti riconosciuti ammissibili per le aziende ricadenti in zone non svantaggiate e nella misura del 60% per quelle ricadenti in zone con svantaggi naturali, delimitate ai sensi della direttiva 75/268/CEE. Per le aziende parzialmente ricadenti in zona svantaggiata si applica il principio della prevalenza con riferimento alla superficie catastale.

Per i giovani agricoltori le percentuali di aiuto di cui sopra possono raggiungere il 50% ed il 70%, rispettivamente.

La restante parte, non coperta dal finanziamento pubblico, sarà a totale carico dei beneficiari.

Nel caso di ricorso del beneficiario ad un aiuto erogato in forma di garanzia fidejussoria, il contributo concesso dovrà essere ridotto in proporzione in modo che l’aiuto complessivo non superi le intensità ammesse.

Il volume massimo di investimento per singolo progetto è fissato in € 300.000,00 (IVA esclusa ma comprese le spese generali). Per le imprese che hanno già beneficiato della sottomisura 4.1 si ricorda che l’investimento ammissibile per azienda, così come disposto nei precedenti bandi, non può superare € 1.200.000,00 per l’intera durata del PSR.

Non è consentita la presentazione di domande di sostegno per un volume d’investimenti inferiore a 15.000 euro.

Sono ammissibili a finanziamento le spese sostenute per i seguenti investimenti:

a. acquisizione, costruzione o miglioramento di beni immobili;

b. acquisto di nuovi macchinari e attrezzature fino a copertura del valore di mercato del bene;

c. spese generali direttamente collegate alle spese di cui alle lettere a) e b) e in percentuale non superiore al 10% degli investimenti ammessi a contributo;

d. investimenti immateriali.

In particolare sono ammessi:

a. investimenti per il miglioramento e adeguamento delle condizioni fondiarie, strutturali e delle dotazioni aziendali: acquisizione, costruzione, ristrutturazione o ampliamento dei fabbricati aziendali e delle strutture produttive, per lo stoccaggio delle scorte e il ricovero del parco meccanico aziendale; miglioramenti agrari e sistemazione dei terreni;

b. investimenti per il risparmio e l’efficientamento energetico, impianti per l’utilizzo in azienda di fonti energetiche rinnovabili (biomassa derivante da scarti aziendali, biogas derivante da effluenti di allevamento, energia solare e eolica senza utilizzo di suolo) a tal fine dimensionati per una capacità produttiva non superiore al consumo medio annuale, combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola (compreso il consumo familiare);

c. investimenti per impianti e opere di gestione delle deiezioni e dei reflui zootecnici; riutilizzo dei reflui e/o impiego alternativo dei prodotti, dei sottoprodotti e/o dei rifiuti;

d. investimenti per la sostituzione o l’incapsulamento e smaltimento di coperture e parti in cemento amianto;

 e investimenti per impianti per la produzione di specie vegetali poliennali: realizzazione ex novo di impianti di colture arboree o arbustive, ristrutturazione di impianti esistenti (modifica della forma di allevamento al fine di introdurre la meccanizzazione delle operazioni colturali e della raccolta, reinnesto, totale o parziale e reimpianto, comprese opere ed interventi fondiari connessi);

f. investimenti per il miglioramento degli allevamenti (strutture per il ricovero degli animali, macchine, attrezzature e impianti di mungitura, estensivizzazione, razionalizzazione e miglioramento dei pascoli);

g. investimenti per la realizzazione di recinzioni e il ripristino di muretti a secco;

h. investimenti per terrazzamenti, ciglionamenti, affossature per la regimazione delle acque superficiali;

i. investimenti per il miglioramento delle dotazioni infrastrutturali della azienda (viabilità ed elettrificazione aziendale);

l. investimenti per dotazioni aziendali: acquisto di attrezzature funzionali alle attività di allevamento

e controllo dei processi produttivi (impianti, macchine e macchinari in genere, compresi hardware e software e l’impiantistica di collegamento), acquisto di macchine e attrezzature per l’esecuzione delle operazioni colturali e di allevamento; acquisto di macchine, attrezzature e impianti per la gestione delle operazioni collegate al ciclo dei prodotti agricoli; automezzi per l’esercizio dell’apicoltura nomade o per il trasporto del bestiame;

m. investimenti per opere di approvvigionamento idrico; razionalizzazione e/o riduzione dei consumi idrici; ricerche idriche e opere di provvista di acqua, anche per usi irrigui, impianti di potabilizzazione delle acque, sistemi per il controllo ed il risparmio idrico, impianti di irrigazione;

n. investimenti per la protezione delle colture e degli allevamenti da alcune avversità atmosferiche e da attacchi di fauna selvatica (es.: reti antigrandine, recinzioni antipredazione, sistemi di allerta e video sorveglianza);

o. investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti e licenze.

La presentazione delle domande potrà avvenire nel periodo compreso tra il 2 maggio 2022 e il 31 maggio 2022 utilizzando il portale del sistema informativo dell’organismo pagatore Argea.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link


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